David Trezeguet

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Nell’estate del 2000 viene acquistato, per la cifra di 45 miliardi di lire, dalla Juventus, La prima stagione con Carlo Ancelotti lo ha visto spesso in panchina, con titolari Filippo Inzaghi e Alessandro Del Piero. Nel finale del campionato si impone come titolare, risultando il miglior cannoniere stagionale della Juventus con 14 gol in 25 presenze. Nel 2001-2002, con Marcello Lippi in panchina e partito Inzaghi, vince il suo primo Scudetto laureandosi capocannoniere del campionato, ex aequo con Dario Hübner, con 24 gol (senza rigori all’attivo) e componendo con Alessandro Del Piero la coppia d’attacco. Segna anche 8 gol in Champions League, dove la Juve si ferma alla seconda fase. Nel 2002 verrà anche premiato con due Oscar del calcio AIC, sia come miglior calciatore straniero del calcio italiano, sia come migliore in assoluto della stagione.

Nel 2002-2003 vince la Supercoppa italiana, durante la quale non scende in campo perché infortunato, e un altro Scudetto. È una stagione ricca di infortuni, ma segna comunque 4 gol in Champions League, di cui due nelle due semifinali contro il Real Madrid. La finale di Manchester contro il Milan si conclude sullo 0-0; la Juventus perde ai calci di rigore, e Trezeguet è uno dei bianconeri che si fa parare il tiro dal dischetto da Dida. Nella stagione 2003-2004 vince un’altra Supercoppa italiana a New York contro il Milan, ai rigori, realizzando nel primo tempo supplementare il gol dell’1-1 che evita alla squadra bianconera la sconfitta al silver goal. In campionato, pur segnando 16 reti, spesso è vittima d’infortuni; la squadra rimane fuori agli ottavi di finale di Champions League, e termina al terzo posto in Serie A.

Anche nella stagione 2004-2005 è sovente infortunato, ma non fa mancare il suo contributo: all’inizio della stagione, quando realizza quattro gol in tre partite contro Brescia, Atalanta e Sampdoria prima di infortunarsi alla spalla, e alla fine. Da ricordare il gol decisivo nella sfida scudetto Milan-Juventus: le due squadre, appaiate in testa alla classifica, si affrontano alla quartultima giornata e a San Siro è la Juve a prevalere (0-1) grazie a un colpo di testa di Trezeguet, che sfrutta un cross in rovesciata del suo compagno di reparto Del Piero.

Disputa un’altra stagione positiva nel 2005-2006: segna molto e vince un altro scudetto (poi assegnato d’ufficio all’Inter a seguito della retrocessione dei bianconeri). Anche in tale annata, però, l’avventura in Champions League della Juventus finisce presto, ai quarti di finale contro l’Arsenal. A livello personale i 23 gol in campionato (miglior marcatore straniero e secondo assoluto) – a cui si aggiungono i 6 in Champions League, tra cui il 100º in maglia bianconera, contro il Bruges – lo portano a diventare il miglior cannoniere straniero nella storia della Juventus, superando Michel Platini e John Charles.

Rimane legato alla Juventus nell’anno della Serie B segnando 15 gol. Il 25 giugno 2007 la Juventus gli prolunga il contratto fino al 30 giugno 2011, alla cifra di 4,5 milioni di euro l’anno. Le prime parole dopo la firma sono state: “Ho fatto una scelta decisiva per la mia carriera, per la mia vita”.

Al ritorno in Serie A realizza una tripletta al Livorno nella prima giornata, e un gol al Cagliari nella seconda. Il 23 settembre 2007, durante la 4ª giornata del campionato 2007-2008, firma il centesimo gol in maglia bianconera nel massimo campionato italiano, durante la partita con la Roma. Il 31 ottobre mette a segno la seconda tripletta della stagione nel 3-0 della Juventus contro l’Empoli, che gli consente di raggiungere quota 150 gol con la maglia bianconera. Poi ancora a segno contro il Palermo in casa nel 5-0, contro la Lazio all’Olimpico e nel 2-0 casalingo rifilato al Siena. Chiude l’anno solare 2007 in testa alla classifica cannonieri Serie A con 13 gol. Inizia il girone di ritorno con due gol al Livorno; e dopo un gol al Genoa, il 22 marzo segna nella partita con l’Inter. Al termine del campionato è vice-capocannoniere della Serie A con ben 20 gol, subito alle spalle del compagno di squadra Alessandro Del Piero.

All’inizio della stagione 2008-2009 viene operato al ginocchio destro per evitare la rottura del tendine rotuleo e risolvere la tendinopatia di cui da tempo era vittima: nell’occasione la prognosi è di quattro mesi. Contemporaneamente i medici riscontrano una piccola lesione anche al ginocchio sinistro e decidono di intervenire chirurgicamente in modo da risolvere i problemi a entrambe le articolazioni in un unico intervento. In occasione della partita Udinese-Juventus, fa il suo rientro in campo, giocando una manciata di minuti. Qualche settimana dopo, il 21 febbraio 2009, torna a segnare su azione (aveva già segnato contro il Napoli in Coppa Italia ai rigori) nella partita contro il Palermo, sua prima partita da titolare dopo 157 giorni, la sua ultima presenza da titolare risaliva al 14 settembre 2008 contro lo Zenit San Pietroburgo.

Il 3 settembre successivo annuncia la sua intenzione di lasciare la Vecchia Signora al termine della stagione, la decima della sua carriera juventina, per tornare a casa. Mette a segno il suo primo gol stagionale contro la Lazio (0-2) allo Stadio Olimpico; poco dopo rettifica le affermazioni dichiarando di non essere sicuro di andar via a fine stagione. Il 7 novembre 2009 festeggia il 167º gol con la casacca bianconera, eguagliando Omar Sívori, con il gol del 5-2 nella gara contro l’Atalanta; l’8 dicembre seguente, nella partita casalinga di Champions League persa 1-4 col Bayern Monaco, supera l’italo-argentino siglando la rete n. 168 con la Juventus, traguardo mai raggiunto prima nella società torinese da uno straniero: «non ci si rende bene conto di dove sei e di quello che fai, fino a quando giochi: […] allora ero solo dispiaciuto perché non avevamo passato il turno. Ora capisco cosa significhi essere davanti a lui, a Charles, a Platini…»

Chiude la sua esperienza nella Juventus con la media realizzativa di più di 17 gol a stagione su un arco temporale di dieci anni, per un totale di 171 gol che lo rendono il miglior marcatore straniero nella storia della Juventus. Nel 2011, tramite un’iniziativa della società bianconera, il francese viene inoltre inserito tra i 50 più rappresentativi calciatori della Juventus di tutti i tempi, venendogli dedicata una stella celebrativa nella Walk of Fame allo Juventus Stadium.

Presenze e reti Nella Juve320 Presenze 171 reti

Pubblicato da celiavincenzo

Vincenzo Celia